Alberi in fil di ferro, stucco e “foliage”

Per completare Via Bodoni e per cercare di celare la giunzione tra i palazzi “veri”  e quelli stampati sullo sfondo, mi sono cimentato nella costruzione di qualche albero, nell’ottica di prendere un po’ la mano con i vari sistemi. Ho preso come esempio gli alberi di via Mario Pagano a Milano (Tigli? Ontani? Olmi? Boh!) e ho cominciato a intrecciare tra loro pezzi di fil di ferro lunghi una ventina di centimetri separando man mano i rami cercando di star dietro alle foto. Per questo esperimento ho usato anche alcuni spezzoni di rami in plastica provenienti da un kit per alberi della Heki.

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Dal momento che non ero alla ricerca di una riproduzione perfetta, una volta data una forma più o meno verosimile e senza esagerare con la precisione ho provato a creare l’effetto legno semplicemente passando qualche pennellata di stucco francese per pareti. Dopo due o tre mani ecco che la struttura dell’albero raggiunge un livello di realismo sufficiente. Non contento, ho rivestito il tronco con qualche pezzo di rotolo da cucina imbevuto dentro una miscela di acqua e Vinavil, un’ultima pennellata di stucco e dopo averlo lasciato una notte ad asciugare l’ho verniciato in marrone opaco e nero diluito.

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Il fogliame proviene dall’assortimento Heki e abbraccia ogni ramo. Prima di sistemare le chiome ho dato una spruzzata generale di colla spray e ho rivestito il leaf foliage con del fogliame sempre Heki, fatto cadere a pioggia.

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Il costo di tutto ciò? Boh, una manciata di euro. Anche il tempo impiegato si può riassumere in 4-5 ore diviso in un paio di serate. Per prossimi alberi proverò a unire alla struttura in fil di ferro anche qualche pezzetto di Teloxis Aristata. Ah, poi ho cambiato sfondo alla strada, gli alberi stanno decisamente meglio e danno una bella sensazione di continuità.

 

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One thought on “Alberi in fil di ferro, stucco e “foliage”

  1. Ona Reply

    sempre bene.
    Per gli alberi, ho sperimentato che in natura si trovano eccellenti modelli in miniatura. Negli spazi verdi della periferia della città si trovano arbusti e radici che sono una copia in miniatura degli alberi veri, un lavoraccio, ma che soddisfazione dopo. Ho fatto alcuni esemplari di querce che sono stati molto apprezzati per il loro realismo, direi unico. Il fogliame è veramente difficile, Woodland scenics è stato il mio primo utilizzo ma, necessita comunque di differenti interventi sia per la foggia che per i colori, trasparenza e opacità/brillantezza. Nel suo caso ho apprezzato solo il fogliame, buona continuazione.

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