Archivio rotabili e codici QR

Spinto da un’irresistibile necessità di mettere ordine tra i miei rotabili, mi sono accorto che la quantità di pezzi è ormai impossibile da tenere tutta a mente perciò devo per forza costruirmi un archivio. Avevo cominciato con delle semplici schede contenenti le informazioni essenziali per ciascun rotabile ma poi ho deciso di inventarmi qualcosa di più personalizzato, più evoluto e magari di consultazione più immediata, senza andare a scartabellare tra mille fogli. L’idea mi è venuta mentre usavo il PrestoSpesa all’Esselunga, quell’apparecchietto per battere gli articoli da sé e pagare la spesa alla fine senza fare la coda (tranne quando capita la rilettura, cosa che avviene regolarmente a carrello zeppo e quando si è particolarmente di fretta).

Mi piaceva l’idea di creare qualcosa fatto da me, con la quantità di informazioni e l’aspetto decisi da me, senza dovermi per forza appoggiare a qualcosa di già esistente, quindi ho selezionato le informazioni che mi fa comodo avere sotto mano per ciascun rotabile e mi sono creato un template, cioè un file modello con tanto di fotografia. Usandolo per mestiere in principio pensavo di creare tutto con Adobe InDesign per generare successivamente un PDF per ogni singola scheda da caricare poi su Dropbox o Google Drive e fin qui tutto bene. Però adesso si trattava di rendere la cosa più evoluta: come “far parlare” la scheda con il suo rotabile? La risposta è stata “codice a barre”, ma siccome tra il dire e il fare ci sono di mezzo le dimensioni ridotte dei sottocassa dove applicare l’etichetta, il risultato ottenuto generando un tradizionale codice a barre di un’indirizzo web corrisponde a una striscia di parecchi centimetri, quindi quasi impossibile da gestire perciò mi sono orientato verso i codici QR, quei simpatici quadratini pixellati che una volta scannerizzati rimandano… a qualcosa. Senza pistole o lettori dedicati, basta uno smartphone o un tablet.

Questo è il barcode ottenuto da un indirizzo web simile a quello delle schede che ho preparato:

barcode

 

E questo è il QR dello stesso indirizzo, decisamente più gestibile sopratutto se stampato in dimensioni di circa 1 x 1 cm:

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Entrambi i codici rimandano a questa scheda di prova.

A questo punto ho scelto questa soluzione: codice univoco per ciascun rotabile, schede singole molto semplici e leggere fatte in linguaggio HTML e caricate online con un codice QR associato all’indirizzo web corrispondente.

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Sotto, anteprima scheda su web.

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Tecnicamente il codice si può generare tranquillamente online gratis su migliaia di siti, basta per esempio cercare “free qr code generator” su Google e si avrà soltanto l’imbarazzo della scelta.

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In soldoni ogni rotabile ha sotto la pancia una piccola etichetta con codice QR e ogni volta che vorrò avere informazioni su quel rotabile non dovrò fare altro che inquadrare il codice con uno smartphone o un tablet che mi rimanderà direttamente alla scheda caricata online. Esistono tanti tipi di app e tanti siti che generano codici QR e offrono più o meno opzioni anche a pagamento. Per leggere il codice uso semplicemente la fotocamera dell’iPhone che legge benissimo anche QR di 1 x 1 cm.

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Naturalmente le schede sono tutte salvate in un’unica cartella d’origine “in locale” in modo da poterle aggiornare, modificare e consultare ogni volta che ne ho bisogno. Terminate le modifiche le carico online in sostituzione della vecchia versione.

Tranne quello che rimanda alla scheda di prova, tutti i codici QR presenti in questa pagina sono volutamente resi non funzionanti a tutela della privacy.

 

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