Principi di catenaria

Finalmente è arrivato il momento di tirare la linea aerea nella zona stazione. Il grosso dei lavori nelle zone retrostanti è finito perciò si riduce molto il rischio di combinare disastri nell’accedervi. In realtà una certa dose di rischio rimane perciò ho fatto un esperimento per un sistema in grado di sopportare urti involontari.

Mi piace vedere il pantografo che striscia per davvero lungo il filo di contatto perciò ormai dalla metà degli anni ’90 (vedi la prima applicazione) utilizzo filo di ferro da 0,3 mm di diametro posato ben teso alle estremità, quasi come una corda di chitarra, in questa maniera i pantografi vi strisciano in allegria una volta alleggerita la pressione delle molle così da non deformare troppo il filo con la spinta verso l’alto.
Usavo lo stesso materiale anche per corda portante e pendini, ma dato che sono sempre rimasto colpito dalla finezza del filo elastico Essebiemme (il famoso SBM wire reperibile QUI) ho pensato di usarlo al posto del filo di ferro. In questo modo mantengo la catenaria “realmente funzionante” per quanto riguarda il filo di contatto ma la rendo un poco più realistica e più resistente agli urti usando filo elastico per corda portante e pendini.

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Non sono mai stato bravo con il saldatore perciò uso tuttora barili di colla cianoacrilica con ottimi risultati di resistenza (per esempio la catenaria del plastico della Litoranea è stata tutta incollata e ha retto benissimo fino all’ultimo), integrando ora filo di ferro e filo elastico la colla fa una presa ancora maggiore e quasi istantanea per la gioia della velocità di esecuzione. Le parti in eccesso verranno rimosse successivamente con disco da taglio montato su trapanino elettrico e lama da taglierino ben affilata per il filo elastico.

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Ho fatto un esperimento piuttosto veloce e senza troppa precisione su un piccolo tratto fuori opera provando anche a costruire i pendini di estremità in due modi: filo di ferro + SBM wire e filo di rame da cavi elettrici + SBM wire e devo dire che il risultato della prima versione rende meglio nonostante, come sempre, l’impietoso occhio delle foto in macro. Particolare attenzione va prestata nella posa dei pendini perché il filo elastico è molto morbido e il rischio è quello di fissare dei pendini tutti storti o, nel peggiore dei casi, molli. Con un poco di pratica il problema si risolve.

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Riassumendo, per la catenaria del plastico di Milano Chiaravalle sto usando:

Filo di ferro da 0,3 mm di diametro per filo di contatto;
Filo elastico Essebiemme (SBM wire) da 0,2 mm per corda portante;
Filo elastico Essebiemme da 0,1 mm per pendini;
Filo di ferro da 0,3 + filo SBM da 0,1 per pendini di estremità.

 

DILATAZIONE TERMICA, QUESTA SCONOSCIUTA

Sull’altro plastico i fili erano ormeggiati in modo fisso da un punto all’altro e considerando che tutto si trovava in un appartamento con poca escursione termica il fenomeno è sempre stato praticamente impercettibile anche su campate lunghe, però stavolta ho voluto provare un sistema di ancoraggio a molle. Il principio è piuttosto semplice ed è integrato a una sorta di rampa basata su barre filettate che permette al filo di contatto di accompagnare il pantografo all’altezza corretta tra un tratto nascosto e l’altro, visto che la catenaria è installata soltanto nella parti in vista. Credo che uno schema illustri il concetto meglio di tante parole (nel disegno volutamente enfatizzato ho evidenziato in rosso il filo di contatto e le relative altezze rispetto al piano del ferro man mano che ci si addentra nel tratti nascosti)…

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In alcune situazioni dove la posa è stata particolarmente difficoltosa come sotto le arcate della stazione (non amovibili, accidenti a me) per la corretta poligonazione mi sono aiutato costruendo delle “mensole di servizio” con avanzi di lastrine fotoincise e tondini d’ottone. Fissate alla struttura della stazione e dipinte in nero opaco svolgono il loro dovere con discrezione.

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E ora cominciamo a tirare i fili…

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In altri casi, invece, ho dovuto correggere l’andamento del filo di contatto con l’ausilio di tiranti, del resto come accade anche al vero. Tutto questo per permettere la circolazione di locomotive con pantografi di nuova concezione ovvero con strisciante in scala e non largo.

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Per una questione di pulizia nella foto qui sopra ho cancellato a computer tutto lo sfondo cittadino e il fabbricato della stazione perché per tirare la catenaria ho dovuto asportare tutte le parti che rendevano difficoltoso l’accesso alla ferrovia (le arcate sono rimaste un disagio ma risolto).

Una volta terminata la posa con corda portante e pendini non resta altro da fare che colorare tutta la catenaria in nero opaco, colore che secondo me rende meglio del color rame ossidato e fa sembrare tutto l’insieme ancora più sottile. Questo sistema garantisce una certa velocità di realizzazione e un risultato estetico più che accettabile, almeno finora. (fine prima parte)

Dai un’occhiata alla palificazione già posata…

AGGIORNAMENTO CATENARIA

VEDI LA CATENARIA TERMINATA

 

Currently On My Stereo: LANA DEL REY “ONCE UPON A DREAM”

 

10 thoughts on “Principi di catenaria

  1. Antonio Reply

    Salve sono Antonio volevo chiedere se fate diorami su richiesta

    • daTrains Post authorReply

      Ciao. Mi spiace ma faccio già molta fatica trovare il tempo per portare avanti il mio plastico… Grazie comunque per la considerazione. Saluti, Silvio

  2. Ona Reply

    Tutto bello e convincente. Una domanda da profano della catenaria FS. Perché ha utilizzato filo di ottone mm o,29 per filo di contatto quando aveva a disposizione il filo elastico Essebiemme (SBM wire) da 0,2? Problemi di resistenza? Il filo elastico non ne dovrebbe avere e sarebbe più realistico, mi riferisco a questo:
    https://www.youtube.com/watch?v=wMd2zyD2Ncc

    • daTrains Post authorReply

      Grazie! Ho scelto il filo di ferro perché la sua resistenza permette di lasciar scorrere i pantografi delle locomotive senza deformarsi troppo. Con il filo elastico sarebbe impossibile difatti in tutti i plastici dove la catenaria è fatta con filo elastico i pantografi sono bloccati prima di toccarlo. Ciao!

  3. Gianfranco Reply

    Ciao Silvio un’informazione gentilmente: quanto sono lunghe in media le campate che hai fatto?
    Grazie!

  4. Gianfranco Reply

    Ciao rieccomi con una domanda: dove si trova il filo di ferro da 0.29?
    Seconda domanda: cosa differenza un filo sbm da un filo da pesca?

    Grazie!

    • daTrains Post authorReply

      Ho trovato i rocchetti di filo da 0,29 da Leroy Merlin, ma li ho visti anche da Obi. Il filo da pesca è rigido mentre il filo SBM è elastico, decisamente più adatto. Ciao!

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