Illuminazione per il plastico

Per l’illuminazione del plastico ho pensato di sfruttare la struttura portante. Del resto è stata studiata in questo modo proprio per ospitare anche l’impianto di illuminazione. Scartata l’idea di usare tubi al neon visto che ho sempre trovato la loro luce troppo sterile, mi sono orientato principalmente su lampade a fluorescenza quindi a basso consumo. Ho pensato di posizionare un totale di 9 lampade ad attacco piccolo E14 da 11 watt ciascuna (equivalente di 50 W delle vecchie lampadine), ovviamente a luce calda e poste a distanza ravvicinata in modo da avere una sorta di continuità.

Ogni lampada ha due fogli di alluminio proveniente dalle vaschette per alimenti posto a parziale protezione del legno soprastante, anche se ogni singola lampadina non produce tanto calore da scaldarlo in modo preoccupante.

 

 

Per ora penso che la quantità di luce sia discretamente sufficiente, vedremo più avanti, quando arriverà la fase paesaggio. Tutto l’impianto è collegato a un interruttore simile a quello dell’impianto elettrico di casa, posto sul fianco della struttura in modo che si armonizzi all’ambiente.

 

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4 thoughts on “Illuminazione per il plastico

  1. andrea (valpambiana) Reply

    Che la luce potrebbe non essere sufficiente. Dato che ancora stai indietro, io metterei un’altra lampada sul lato “libero”. Facendo le fotografie, infatti, in un secondo momento, si noterebbero le parti più scure dello sfondo. Trovo peraltro ottima la scelta delle lampade a basso consumo. Ma ci mettono molto per riscaldarsi?
    Ancora una domanda: è prevista la possibilità di “dimmare” (ora non mi viene in italiano) le luci? Perchè così si potrebbero fare le foto con luce dell’alba o del tramonto…A tal fine si potrebbe inserire una lampada arancio “sotto” il paesaggio. E infine: è stato messo un interruttore per ogni lampada? Non è indispensabile, ma potrebbe servire…

    • DAtrains Post authorReply

      In effetti il dubbio mi resta, infatti ho lasciato delle zone libere in modo da poter aggiungere ancora lampade in un secondo tempo.
      Diciamo che le lampade a basso consumo hanno come pregio il fatto di consumare pochissima corrente (tutto l’impianto consuma 9×11=99 watt), per contro, non possono essere usate con regolatori di intensità.
      Si scaldano poco meno di quelle a incandescenza e comunque scottano al tatto nel giro di pochi minuti.
      Per adesso tutte le lampade sono collegate a un unico interruttore, magari se ne aggiungerò altre le terrò separate in modo da poter regolare in questo modo l’intensità. Intanto se volessi meno luce posso sempre svitarne qualcuna, eheheh! Senza contare che posso spegnere tutto e usare il mio buon vecchio faro alogeno per fare le foto…
      Tieni presente che la stanza è comunque illuminata da due lampade da parete oltre che da un lucernario, quindi un po’ di luce arriva anche dall’ambiente. Mah, staremo a vedere! Ciao!

  2. francesco Reply

    Se posso permetterti di criticare il tuo lavoro, ma senza offesa, ma per spirito costruttivo, prima di farlo forse avresti dovuto chiedere un parere ad un tecnico. Da elettrotecnico di posso dire questo: la tua premessa è sbagliata in quanto “neon” e lampade fluorescenti compatte sono la stessa cosa, dove, nel caso di quelle compatte il “tubo” è stato “arrotolato” e attorciliato per farli somigliare ad una lampadina. Hai in parte ragione ad “odiare” le lampade fluorescenti lineari (che tu chiami col nome usato popolarmente di “neon”) però ci sono lampade e lampade. Sicuramente quelle con colore “33” sono delle schifezza però sono economico, purtroppo sono state usata anche dove non avrebbero dovuto, per fortuna sta uscendo di produzione. Se si usa una con tonalità “84” è di luce bianca la “83” e la “82” sono a luce calda, poi ci sono anche altre tonalità, fredda, adatte agli acquari, ad illuminare la carne, la verdura, ad elevata resa cromatica, ecc.
    Rispetto alle fluorescenti compatte il vantaggio di usare una lamapda lineare è la luce diffusa e non a macchie, una durata maggiore, un costo più bassso ed un cosumo inferiore a pari luminosità. La scelta della colorazione delle lampade compatte non è così vasta e potresti aver comprato delle lampade a luce fredda in quanto non sempre è ben specificato ed in caso di sostituzione rischi di montarne con tonalità differenti da quelle che non sostituisci rischiando un effetto arcobaleno. Comunque lo vedi anche dalle tue foto che la luce non è uniforme ma a macchie, cosa che sicuramente non è realistica; puoi cercare di rimediare togliento la stagnola e colorando di bianco i soffitti dei vani dove hai messo le lampadine per diffondere in maniera più uniforme la luce.
    Ciao

    Francesco

    • DAtrains Post authorReply

      Ciao! Figurati, le critiche costruttive sono sempre ben accette!
      Intanto grazie per tutti i consigli, ci tengo a precisare che la soluzione che ho adottato non è una soluzione per fare shooting fotografici ma solo un’illuminazione base per “vedere” il plastico (per le foto uso un’unica fonte di luce -faro alogeno-).
      Infine, da novellino, ho parlato di tubi al neon intendendo i classici neon a luce fredda con effetto “ospedale”. Certo non ho approfondito volutamente tutto il discorso tecnico di temperature, codici dei neon e quant’altro perché non è mio interesse. Mi basta un’illuminazione, tutta rigorosamente a luce calda, che mi appaghi e che consumi poco e questa soluzione la trovo ancora soffisfacente.
      Un saluto,
      Silvio

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