Il telefono, la tua voce

Recitava così una vecchia pubblicità della Sip alla fine degli anni ’70. All’epoca le cabine del telefono erano tutte a con pannelli gialli con i grossi telefoni grigi a disco e la Telecom Italia, con il suo rosso dominante era ancora di là da venire. Naturalmente una cabina “vintage” non poteva mancare sul mio plastico.

 

CABINA SIP IN SCALA H0

Ci sono tanti modi per costruirsela da soli con il fai-da-te, ci avevo già provato in cartoncino una decina di anni fa per il plastico della Litoranea ma questa volta ho deciso di affinare la tecnica per ottenere un risultato più fine senza dover necessariamente ricorrere alla fotoincisione.

Per prima cosa ho cercato di recuperare un po’ di vecchie foto cercando su Internet dopodiché ho disegnato i profili della cabina a computer con l’aiuto di un omino Preiser come proporzione (in rete si trovano anche foto con personaggi all’interno, utilissime da usare come riferimento). Una volta disegnati i profili bisogna fare qualche prova di stampa per vedere il risultato perché ciò che si vede a video non corrisponde mai a ciò che si stampa, specialmente per quanto riguarda i colori.

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La parte più delicata arriva dopo aver stampato i quattro lati: le zone trasparenti che al vero corrispondono ai vetri vanno eliminate ma con molta cautela e tenendo presente che almeno 2-3 paretine andranno buttate perché si distruggeranno. Viste le dimensioni microscopiche dei profili consiglio di usare un bisturi con lama nuova come strumento di taglio e una base in vetro come supporto.

Ottenute le quattro pareti occorre tagliare a misura delle strisce di acetato trasparente da usare a imitazione dei vetri e del cartoncino da disegno per i pannelli gialli alla base e in cima. A questo punto si procede spruzzando colla spray sul retro delle pareti per poi applicarle all’acetato e al cartoncino tagliato in precedenza.

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Dopo una gran fatica e una serie di imprecazioni le 4 pareti sono assemblate e tagliate e non resta che incollarle tra loro con un filo su Super Attak spalmato con una punta sottile. Mentre la colla si asciuga è ora di mettere insieme l’apparecchio telefonico, anch’esso disegnato a computer, ritagliato con pazienza certosina -specialmente la cornetta- e incollato su un pezzo di cartoncino da 2 mm con fil di ferro a imitazione del filo.

 

Ultimo passo: assemblaggio del telefono al blocco pareti e applicazione del tettino e della base (con texture metallica sempre fatta a computer, stampata e applicata). Completa la cabina l’inconfondibile disco telefonico giallo e un microled smd con resistenza per una luce un po’ soft.
Come per ogni cosa, il primo tentativo è stato un disastro, il secondo è venuto un po’ meglio. Questo è il terzo e nonostante ci si possa lavorare su ancora un po’ devo dire che come risultato ci siamo.

 

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sippp

 

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2 thoughts on “Il telefono, la tua voce

  1. Eva Giulia Reply

    Salve,
    Ho stampato un libro a livello amatoriale e vorrei includere sulla copertina una delle tue immagini. Se mi dai il permesso e mi indichi le credenziali, sarà mia cura citarle.
    Grazie 🙂

    • daTrains Post authorReply

      Salve, che genere di libro? Gradirei vedere in quale contesto è stata usata la foto. In ogni caso la prego di inserire il credit: “foto: datrains.eu – S.Assi”.

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