E620 ViTrains, Tigrotto in libertà

Come grande appassionato delle Ferrovie Nord Milano non poteva mancare nella mia collezione il nuovo arrivato della ViTrains, il Tigrotto E620. Non voglio fare una recensione ma semplicemente condividere le mie impressioni e qualche foto. Al primo impatto la cosa che balza all’occhio è la tonalità dell’arancio, forse un pochino scuro. Molto somigliante a tante fotografe ma, si sa, il colore a video e in foto non è mai quello reale, perfino la stessa foto vista su computer diversi non è mai uguale. Ammetto che il mio è un giudizio di parte, producendo artigianalmente le carrozze Socimi con il mio marchio Mini miniatures diciamo che rispetto all’arancio di officina FNM la tonalità del Tigrotto sembra comunque troppo scura. Forse bisognerà trovare un modo di far andare d’accordo i due colori perché altrimenti con eventuali accostamenti si noterà una certa differenza.

 

Comunque la locomotiva è oggettivamente bella e le forme sembrano riprodotte in modo corretto nonostante la macchina sia spoglia di tutti gli aggiuntivi. Ecco, gli aggiuntivi, croce e delizia che lascia al modellista quel gusto agrodolce. Nel caso del Tigrotto devo dire che sono davvero tanti, tutt’altro che facili da montare e quasi tutti necessitano una goccia di colla. Capisco che per avere un modello fedele il più possibile al vero non si poteva fare altrimenti, ma qui c’è da perdere un occhio, considerando anche il prezzo piuttosto importante. Personalmente ho fatto fatica, certo una volta montati la locomotiva cambia aspetto.

 

Ho calcolato che ci vogliono circa 3 ore per montarli tutti, e questo se hai buona manualità. Le istruzioni non sono chiarissime e questo scoraggerà molti, infatti sono convinto che tante resteranno senza aggiuntivi montati e senza ritocchi di colore, cosa essenziale per rendere alla macchina il suo aspetto. Bruttini e poco fini i tergicristalli, così come l’asta dei respingenti molleggiati. Ma perché ci si ostina a riprodurli molleggiati? Sono odiosi e restano quasi sempre con i piatti storti. Fortunatamente sopra ciascun respingente va aggiunta una pedana che va a coprirlo, quindi l’asta sottile si nota poco.

 

Non ho potuto fare a meno di personalizzare la macchina ritoccando le condotte con una punta di colore e sostituendo gli striscianti piatti dei pantografi Faiveley (belli ma non eccelsi, soprattutto quando sono alzati) con quelli curvi d’origine. Avrei potuto scurire le ruote ma una volta montati i mille aggiuntivi dei carrelli le vele luccicanti non si notano poi molto, quindi le ho lasciate così. Nulla da ridire sul comportamento in analogico.

 

Insomma, bene ma non benissimo, forse la carenza cronica di materiale rotabile di ferrovie concesse ha fatto alzare molto l’aspettativa ma adesso voglio le doppio piano.

 

 

VEDI ANCHE

Le carrozze Socimi Mini miniatures

 

Currently On My Stereo: SLOWDIVE “KISSES”

 

One thought on “E620 ViTrains, Tigrotto in libertà

Lascia un commento