Non perdere il filo(bus)

Da qualche tempo ATM ha introdotto il servizio delle linee 90/91 lungo Via Bodoni. Per effettuare le prove di transito, considerando che tanto tempo fa ci passava il tram, si è dovuto provvedere alla stesura del bifilare sfruttando i pali che prima tenevano per aria i fili di alimentazione della linea tramviaria. Tutto ciò per poter mettere in bella mostra il modello in resina del filosnodato Fiat 2472 Viberti prodotto da N3C.

 

Le funi portanti sono realizzate con un mix di filo elastico Essebiemme da 0.2 mm di diametro e pezzetti di fil di ferro da 0.3 mm, questo si è reso necessario per imitare gli elementi di giunzione tra fune portante e filo di contatto, con la sua caratteristica doppia gobba.

 

Ho proceduto in questo modo: ho preparato alcuni spezzoni di fil di ferro lunghi poco più di 1 cm dopodiché ho accavallato il filo a una punta metallica da 0.6 mm. Aiutandomi con due piccoli cacciaviti ho premuto il filo sulla sottile barra ottenendo le gobbe che ho realizzato ad una distanza di circa 5 mm l’una dall’altra, cioè la distanza tra le aste di un filobus in scala.

 

Qui arriva la parte più divertente ovvero incollare con cianoacrilico i pezzetti “gobbati” ai pezzetti di filo elastico tagliati a una misura tale da corrispondere, una volta tesati in posizione, alla mezzeria della corsia del filobus sulla strada… una passeggiata in confronto alla realizzazione della catenaria di Milano Chiaravalle.

 

Ancora più divertente è stato tesare i fili di contatto, sempre in filo elastico ma questa volta del diametro di 0.1 mm! Praticamente capelli… per non parlare della verniciatura finale in nero opaco. Mi ero dimenticato che il filo così sottile una volta colorato di nero praticamente sparisce dalla vista! La foto qui sotto è stata scattata in condizioni di luce particolari per far risaltare il più possibile i fili prima di essere colorati di nero.

 

Le foto sotto mostrano il risultato finale.

 

Molti dettagli spariscono alla vista a occhio nudo e l’unico modo per vederli bene sono le foto che li mostrano ingranditi.

 

Il lavoro non è stato poi molto lungo, ha portato via soltanto qualche ora e il dettaglio dei fili arricchisce ulteriormente i dettagli di Via Bodoni.

 

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