Esercizio e sicurezza

La marcia sicura di un treno è data dalla divisione della linea in tanti tronchi delimitati da segnali luminosi: all’interno di questi tronchi può circolare un solo treno (per ogni senso di marcia). Per fare un esempio di gestione di blocco prendiamo in esame un treno A e un treno B. Consideriamo che il treno A marci verso destra e abbia davanti a sé un segnale di via libera (verde); alle sue spalle il treno A dovrà avere un segnale di protezione disposto a via impedita (rosso) per evitare di essere tamponato dall’eventuale sopraggiungere del treno B. Prima ancora del segnale di via impedita ci sarà un segnale disposto sul giallo indicante che il segnale successivo sarà rosso. Infine, prima ancora del segnale di avviso (giallo) vi sarà un segnale verde di via libera a ritroso del quale viaggerà il treno B.

 

I SEGNALI

Il segnale svolge anche un compito delicato come quello di ordinare la marcia o l’arresto di un treno.
I vecchi segnali ad ala sono ormai un ricordo poiché con l’esigenza di affidare a uno stesso segnale sia funzioni imperative (prima categoria), sia funzioni di avviso, il segnale ad ala si dimostrò inadatto.

Si introdusse così il segnale detto a fuoco di colore tramite il quale, in ogni momento del giorno e della notte, l’indicazione dell’aspetto viene data da una fonte luminosa.
La funzione dei segnali è anche quella di segnalare la protezione di uno scambio, dove il segnale è composto da due semafori, detti vele, uno disposto in posizione più elevata rispetto all’altro.
Le categorie dei segnali luminosi sono sostanzialmente due: quelli a vela e quelli per manovra (piccoli e bassi dispositivi in prossimità dei deviatoi dei parchi).

I segnali possono essere anche annessi ai treni in qualità di identificatori della coda, di segnali normali di testa, identificativi di treni straordinari o supplementari, treni su binari illegali, composizioni bloccate, ecc.
Anche gli indicatori di velocità sono considerati dei segnali. Generalmente i segnali dei limiti di velocità non sono luminosi, bensì catarifrangenti e divisi in due o tre parti. Il numero superiore sta a indicare la velocità minima consentita, gli altri indicano la velocità massima per ciascuna categoria (rango) di treno.

Vedi anche: Regolamento completo sui segnali FS

 

CAPACITÀ DI TRAFFICO

L’esercizio di una linea ha come scopo sfruttare al massimo la capacità della linea stessa e farlo nella massima sicurezza. La capacità di traffico di una linea è quindi calcolabile determinando la distanza minima fra due treni circolanti sullo stesso binario.
Gli strumenti di blocco sono gli unici strumenti sui quali ci si deve basare per garantire la sicurezza di esercizio e contemporaneamente anche il massimo sfruttamento degli impianti, dal momento che ciò che limita le possibilità delle linee è la presenza di treni che corrono a differente velocità.

 

GESTIONE VIAGGIATORI

La gestione viaggiatori presuppone la conoscenza di tutti i dati relativi al movimento dei singoli treni tramite una fitta trasmissione di dati a un centro di elaborazione al quale fa capo il gestore del traffico.
Le più importanti funzioni sono affidate ai dirigenti di movimento che provvedono alla serenità e sicurezza nella circolazione dei treni e nelle manovre. Oggi gran parte del lavoro viene svolto dal computer: è lui che svolge effettivamente la funzione di DCO (Dirigente Centrale Operativo) ed è lui che formula previsioni di traffico differente e dispone per eventuali spostamenti di incroci e precedenze.

 

GESTIONE MERCI E VEICOLI

Nella gestione merci sono i parchi smistamento ad essere protagonisti e dato che le installazioni delle attrezzature e la loro gestione si sono rilevate alquanto onerose, la tendenza attuale è quella di concentrare le operazioni in pochi impianti.
Contrariamente a diversi anni fa, si è fatto spazio il cosiddetto trasporto combinato strada-rotaia (il quale sviluppo oggi pare “fermo”, quasi a favore del traffico su gomma), che ha permesso di ridurre quel numero di scali medi e piccoli, sviluppando l’affidamento di raccolta e consegna a spedizionieri privati. Questi utilizzano particolari carri a piano ribassato per caricarvi i loro automezzi o semirimorchi che verranno successivamente rimessi su strada.

 

 

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