Muro di mattoni “vissuto”

Secondo me una delle cose più difficili da rappresentare dopo la posa verosimile della vegetazione sui plastici sono i muri sporchi. Non sono mai stato in grado di riprodurre al meglio un muro di mattoni molto sporco con tutti i microdettagli che lo caratterizzano. Seguendo un’ispirazione francese ho provato partendo da un materiale che si incide facilmente (forex o carton-plume) passando all’uso del DAS, dello stucco, eccetera… alla fine ho capito che la mia pazienza e i miei occhi non sono fatti per quel genere di lavori perciò ho deciso di adottare una tecnica semplice e che tutto sommato mi dà risultati accettabili, almeno secondo i miei canoni.

Non volevo passare direttamente a un foglio stampato, piatto e relativamente veritiero come avevo provato a fare per alcuni portali del vecchio plastico, perciò ho trovato dei fogli in plasticard già incisi in modo da avere una base di tridimensionalità (assortimento Slater’s Plastikard).

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Certo, evitando l’incisione di ogni singolo mattone il lavoro si velocizza, ma resta il problema della colorazione. Tanto per cominciare come colori ho deciso di usare i barattolini Humbrol: nel mio caso ho proceduto dando prima una mano generale di “color mattone” opaco poi qualche mattone colorato in tonalità leggermente più chiara con un pennello a punta molto fine seguito da un lavaggio in nero opaco molto diluito in acquaragia (praticamente acqua sporca). A questo punto ho usato il bianco, sempre molto diluito, per far risaltare in modo irregolare le fughe strusciando dopo 10-15 minuti un pezzo di carta assorbente da cucina per togliere l’eccesso di bianco dalle facce dei mattoni.

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In seguito ho fatto un altro passaggio in nero per smorzare le zone troppo chiare, poi un’altro ancora ma questa volta meno regolare e dall’alto verso il basso. Ho cominciato anche a segnare delle colate di sporco usando sia nero sia verde molto scuro ma anche bianco, essenziale per le chiazze di umidità, ricordando che l’importante è tenere sempre sottomano qualche foto di un muro vero cercando di starci dietro il più possibile.

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Nel caso di muro rasente la ferrovia ho preso l’aerografo e lo stesso color ruggine applicato a rotaie e massicciata l’ho dato molto leggermente anche alla base del muro stesso. Per ultimo ho applicato al muro un po’ di erbacce composte principalmente da turf (gommapiuma tritata finissima) della Heki e Woodland Scenics avanzato e mischiato in vari colori. Magari avendo cura di posizionarli in modo strategico per camuffare qualche giunzione o qualche angolo.

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Ecco, il risultato è senz’altro perfettibile e le erbacce vanno ancora sistemate un po’ ma ha già raggiunto un livello accettabile per i miei gusti e soprattutto per le mie capacità! Niente di paragonabile a certi capolavori che si vedono in Rete…

Le foto di questa pagina si riferiscono al Fascio sud del mio plastico. Altre foto e particolari della costruzione sono nella pagina dedicata.

 

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