Il plastico della Valpambiana di Andrea De Regis è uno degli intramontabili impianti sul quale ho sognato molto fin da ragazzino. Ho sempre desiderato avere anch’io un posticino dove poter costruire un plastico, povero di spazio ma ricco di movimento e di dettagli. Ora che il tempo libero a disposizione scarseggia e con l’esperienza di alcuni plastici alle spalle, sono ancora più convinto che la scelta di Andrea sia stata la più azzeccata: niente grandi impianti sempre in costruzione, ma un plastico finito da godersi giocandoci.
La costruzione è iniziata nel secolo scorso (sì, si può dire così), nel 1979 con diverse evoluzioni nel corso degli anni. Si tratta di un impianto a mensola da punto a punto, con un tracciato semplice e interessante. Sono presenti due linee ferroviarie che partono dalla stazione di Bucchese, una a trazione elettrica che scende verso il mare e transita da Pietramarina, raccordandosi alla stazione ombra di Pontelungo; l’altra a trazione termica che sale imboccando la Val Pambiana per giungere a Pambiano dove la linea si dirama verso l’immaginaria stazione di Fontenuova Terme da un lato, mentre dall’altro raggiunge il centro industriale di Monte Sant’Alberto e gli ulteriori paesi di fantasia Castelpambiano, Cerreto e Selva V.P.
Il plastico è un continuo susseguirsi di scorci e dettagli squisiti, diverse aree sono ricche di raccordi industriali e dettagli sui quali gli occhi non si stancano mai.
La cosa che colpisce maggiormente è la filosofia con cui è concepito questo impianto: si tratta di gestire i treni come nella realtà, con un orario e un movimento del tutto fedele al vero. Dopo tanti anni dall’inizio dei lavori, il traffico che vi si svolge è sempre vario ed interessante.
Il Plastico della Valpambiana è apparso sulla rivista iTreni n°44, n°196, TT Modellismo N. 40 (dicembre 2009).
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