Viale Francesco Sforza comincia lentamente a prendere forma. Gli edifici sono quasi completati, anche se mancano ancora parecchi dettagli, primi fra tutti le grondaie. Per l’angolo curvo dell’edificio a destra della stazione, quello con i mattoni faccia a vista, mi sono aiutato con… una cannuccia.
I mattoni sono riprodotti a computer, stampati su carta normale e successivamente incollati alla facciata, esattamente come avevo fatto per i sotto-archi del ponte su Bosco Atro e per la facciata dell’edificio che si affaccia sulla ferrovia.
Per il resto non ho molto da dire se non la solita cantilena: struttura base in cartoncino vegetale da 2mm, decori in cartoncino di vari spessori, cornici in resina, finestre e persiane fatte a computer, stampate e accoppiate a cartoncino da disegno Fabriano (le finestre sono accoppiate a un foglio di acetato trasparente), tetti in lastre di resina o plastica riproducenti coppi italiani… del resto sono sempre più pigro e nonostante mi riprometta di usare il cartoncino delle brioches alla fine mi faccio tentare dalle lastrine già fatte…
Comunque siccome mi ero stancato delle ringhiere fatte con gli stuzzicadenti, per questa facciata me le sono volute regalare in fotoincisione, deformandole per dargli l’effetto “bombato” che volevo.
Ora che i palazzi sono quasi finiti, sto provando a piazzarli al loro posto per vedere l’effetto che fanno da tutte le angolazioni. Memore dell’effetto poco convincente dello sfondo usato per gli edifici di Via Bodoni (a proposito, lo sfondo è cambiato) e grazie anche ai consigli di alcuni amici, sto lavorando e sperimentando sfondi alternativi… anche se alcune prospettive impossibili che si vengono a creare continuano a non piacermi.
Considerando che i palazzi sono soltanto appoggiati e quindi tutti storti e con le fessure alla base, e considerando anche alcuni dettagli che verranno poi camuffati a dovere direi che l’effetto non è poi male.
Currently On My Stereo: WHITE LIES “HOLY GHOST”
Buonasera,
prima di tutto complimenti, bei lavori, Viale Francesco Sforza lo ha rifatto come lo ricordavo quando studente ero a Milano, ha quasi dell’incredibile, scala?
Appassionato di miniaturizzazione (strutture edilizie di campagna, residenziali, industriali e ferroviarie), ho lasciato per mancanza di tempo.
Vedo che il computer ha portato molte novità e semplificazioni, per i modelli ferroviari invece non vedo migliorie eclatanti dalle Fulgurex di 30 anni fa, almeno così mi pare.
Poichè la passione rimane e però il tempo mi ha allontanato dai progressi progettuali e finalizzatori del modellismo, le dispiace se approfitto della sua competenza per qualche domanda su disegni, materiali e tecniche costruttive in dettaglio?
Io lavoravo principalmente con carta e cartoncino, anche plastica, legno e metalli (in minor miura) roba di spessori da pochi mm a pochi decimi e anche meno (0,1/0,01), certo che le misure vengono prima di tutto. Mai usato roba industriale mi facevo pure i coppi e le mattonelle di cotto, tutto in 1/87, vegetazione compresa.
Stia bene.
Ona
Buongiorno, prima di tutto la ringrazio per i complimenti, sono contento che le piacciano i miei lavori. Senz’altro nel corso degli anni il computer e le nuove tecnologie hanno aiutato parecchio nel realizzare cose impensabili anche fino a poco tempo fa. Anche i modelli industriali di oggi hanno fatto passi da gigante e il rapporto qualità prezzo in fondo non è tanto diverso da quello dei mercati esteri, anzi, ritengo il livello italiano molto al di sopra della norma. certo, le produzioni di alto livello sono un’altra cosa…
Per quanto riguarda le mie tecniche costruttive sono tutte spiegate passo-passo nei vari post, in particolare in quelli elencati in questa pagina: http://www.datrains.eu/edifici-in-cartoncino/. Un saluto e di nuovo grazie.
cosa manca alla perfezione?
Nell’edificio (Bellissimo) qui riprodotto il foglio mattonato è purtroppo appena lucido quel tanto che non tradisce l’occhio dell’esperto, i laterizi sono opachi. Se posso, alcuni fogli mattonati che rapresentano in qualche modo la profondità potrebbero dare una migliore realismo a patto che siano tinteggiati ocra di fondo, vengano stuccati gli interstizi tra mattone e mattone colorando adeguatamente e poi in base all’originale tinteggiare i mattoni in maniera simile uno ad uno se necessario e/o a zone. Anche l’imitazione della malta degli interstizi può essere inspessita o erosa a seconda dello stato dell’originale. Anche il muro mattonato di stazione Chiaravalle ne beneficerebbe, altro lavoro di ottima fattura.
Spendide le ringhiere dei balconi, fotoincisione? Se si, su che spessori si può agire sotto 0,1 mm?
Altettanto belli, deliziosi direi, i disegni/affreschi, immagino fotoshop…
Tutto il complesso da lei ricostruito in scala è quanto di meglio io abbia mai visto, solo in inghilterra https://www.youtube.com/watch?v=bUKXepm01zk (cottage meraviglosi)e in Franciahttps://www.youtube.com/watch?v=wMd2zyD2Ncc (linea aerea finalmente buona come la sua el resto) ho ammirato roba di tale valore che associa realismo precisione e anche spazi considerevoli.
Relativamente ai modelli rotabili industriali, sono inferiori all’artigianato di appassionati di talento, anche i pezzi cosiddetti da collezione in scala 1/87 anche se sopra la media industriale, non nascondono difetti rispetto all’originale a volte anche grossonali con un costo dieci volte superiore al mercato offerto dall’industria. Solo un caso mi ha fortemente impressionato ovvero i modelli in scala 1/32 di Attilio Mari https://www.youtube.com/watch?v=G4a3vnOLpNE